Mappa concettuale secondo gli aggettivi
Mappa concettuale
Vizi capitali
INVIDIA
Gli auricolari possono essere associati al vizio capitale dell’ Invidia, in quanto l’individuo manifesta il desiderio irrefrenabile di possedere il bene in mano altrui (vetrine, servizi pubblicitari e persone). Questo può avvenire anche nel caso in cui l’individuo si voglia sempre sentire all’avanguardia e quindi eliminare l’oggetto obsoleto.
Copertina libri
Questo libro viene pubblicato anche da Playway; questo è il modo più semplice per ascoltare l’audio in movimento. Ogni Playaway viene fornito con i contenuti digitali già pre-caricati su di esso e una batteria per far funzionare la riproduzione. Basta collegare auricolari e godere. Ogni ultra-portatile Playaway pesa solo due grammi e viene fornito con auricolari e una batteria standard AAA per consentire l’ascolto immediato. Ogni Playaway è pronto ad accantonare in drop-box di imballaggio amichevole, completo di inserti titolo e istruzioni. Playaway è stato distribuito in oltre 11.000 biblioteche pubbliche, accademico, militare e di governo con un 99% tasso di soddisfazione dei clienti della libreria. Con 70 partner editoriali rispettati, una crescente collezione di oltre 1.500 titoli in 30 generi è disponibile. Non ci sono cassette. No CD. Nessun download. Just Play.
Racconti sugli auricolari
Analisi dell’odore degli auricolari
L’odore degli auricolari è pressoché inesistente. Questi essendo realizzati dalla plastica e materiali metallici, non emettono alcun odore. L’odore emesso può esserci in conseguenza al loro utilizzo, quindi in caso di cortocircuito rilasciando un odore acre; oppure in caso di rilascio su di esso di sostanze organiche quali il cerume e in caso di utilizzo durante jogging quale il sudore, quindi di un odore acidulo.
Abbecedario
Anatomici
Bluetooth
Correre
Distrazione
Ergonomici
Filo
Gadget
Hobby
Iintimità
Loop
Musica
Nascosti
Onde sonore
Piccoli
Quotidianità
Relax
Suono
Tascabili
Udito
Volume
Wireless
auricolari wireless
mani sul volante!
Da alcuni anni sono in commercio auricolari privi del filo per il trasporto del segnale audio (auricolari del cellulare), per evitare spiacevoli maneggi ad esempio durante la guida: questo viene trasmesso tramite raggi infrarossi, in modo analogo ai segnali dei telecomandi, o via onde radio. Il sistema è costituito da un trasmettitore collegato all’apparecchio riproduttore, (televisore, Hi-fi, radio), il quale trasmette il segnale al ricevitore costituito dall’auricolare; all’indubbio vantaggio di non avere fili intorno alla testa, si contrappone la non eccelsa resa sonora, inferiore ai migliori auricolari ad alta fedeltà.
Gli auricolari wireless, più comuni proprio per il loro non ingombro grazie all’assenza di fili, oggi giorno vengono utilizzati soprattutto nel campo della telefonia, per facilitare l’utente nella comunicazione, in momenti in cui diventa difficoltoso il solito uso delle mani a supporto dell’apparecchio.
Auricolari wireless fai da te
On-line sono presenti anche tutorial su come è possibile realizzare auricolari wireless fai da te.
Stesso nome, usi differenti
Esistono anche altre tipologie di auricolari; sono gli auricolari per sordi o meglio apparecchi per non udenti (protesi acustiche). Questi allo stesso modo degli auricolari trasmettono il suono dell’ambiente esterno, all’apparecchio uditivo dell’individuo che altrimenti non riuscirebbe a percepire.
Altre tipologie di auricolari che rientrano nella categoria degli auricolari sono quelli che noi conosciamo per tappi per le orecchie, utilizzati invece per creare una barriera verso il mondo esterno e quindi isolare l’apparecchio uditivo; questi sono ad esempio per isolare dall’ingresso dell’acqua e per facilitare il sonno.
La nascita degli auricolari
prime cuffie anni ’70 / ’80
Tra gli anni settanta ed ottanta erano entrate in commercio le cuffiette per ascoltare la musica; queste erano dotate di vari colori e permettevano di percepire un audio decente. Purtroppo con gli anni successivi (primi anni novanta), il loro successo svanì lentamente.
Capigliature voluminose
In quel periodo andava molto di moda avere particolari (per non dire bizzarre) acconciature dei capelli e proprio queste cuffiette, messe in commercio nel decennio precedente, rendevano difficile la tenuta delle acconciature stesse mediante l’asta in plastica o metallo che permetteva di tenerle premute contro le orecchie. Così si iniziò a pensare ad un nuovo oggetto, per ascoltare la musica e allo stesso tempo consentire libero spazio alle pettinature; nacquero così all’inizio degli anni novanta i primi auricolari dotati di amplificatori di dimensione ridotta che potevano essere alloggiati all’interno del condotto uditivo, permettendo così di auto reggersi avendo solamente un cavo per ciascun dispositivo (trasportatore della fonte audio) e nessun altro componente ritenuto futile.